8 Consigli per alzare la velocità media in bici
Alzare la velocità media in bici? Sembra una domanda banale con risposte altrettanto banali, ma non è propriamente così.
Ovviamente molto è dettato dall’allenamento: saremmo bugiardi a dirvi il contrario. Ma ci sono dei consigli che vanno aldilà della prestanza fisica. C’è dell’altro, insomma.
Proviamo a darvi 8 consigli che sicuramente vi saranno utili.
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I giusti obiettivi
Provare a superare i limiti, ma senza esagerare. Qualunque sia il vostro compagno di uscite è meglio concordare prima il giro, in maniera che sia fattibile.
Il segreto è poi quello di pedalare senza ragionare troppo: pensare all’obiettivo a breve termine (la salita) invece che alla distanza finale. E non guardare troppo chilometri, dislivello, ecc.
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La giusta compagnia
Conoscere i punti deboli e i punti di forza dell’altro e soprattutto avere lo stesso modo di intendere la bici: le due cose fondamentali.
Poi, un compagno troppo lento o troppo veloce potrebbe far perdere l’armonia che invece è fondamentale. Con ciò non vogliamo dire che non si deve uscire con chi va più forte o più piano, ma se l’obiettivo del giorno è mantenere una bella andatura, è meglio avere la compagnia adeguata.
Volendo si può uscire anche da soli, ma mantenere una media alta senza l’aiuto di nessuno diventa complicato anche da un punto di vista mentale. L’ideale? 2/3 persone con obiettivi simili.
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La mezza ruota
Avete presente quella abitudine che hanno soprattutto gli amatori meno esperti, di anticipare il compagno di allenamento mentre si procede appaiati, avanzando di mezza ruota, costringendo quindi l’altro ad aumentare il ritmo per raggiungerlo? Fastidiosa eh?
Ma non solo. Può essere causa di cali di energia perché, per tenere il passo, si aumenta sempre di più il ritmo perdendo il controllo della situazione.
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I fuorigiri
Se vuoi mantenere una buona media devi essere costante. Senza variazioni di ritmo e senza andare fuori giri.
Anche per questo è necessario scegliere i compagni giusti ed evitare chi è troppo “agonista” e/o non riesce ad andare regolare…
Inoltre, numeri alla mano, è un dato di fatto che in salita (soprattutto su quelle lunghe) un’andatura costante o progressiva verso in finale è molto meglio che un ritmo intermittente con continue accelerazioni.
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Pausa?
Soste troppo prolungate potrebbero essere controproducenti, sia perché si perde stimolo mentale, sia perché ripartire a freddo è deleterio, per gambe e testa. Ogni tanto uno stop ci sta, anzi, durante un lungo è meglio farne molti, ma brevi. 10/15 minuti, non di più.
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L’alimentazione
Per andare forti in maniera costante è necessario avere sempre il serbatoio pieno. Ciò vuol dire mangiare con regolarità, anche se non avete fame.
Vale per l’acqua anche durante la stagione invernale: la disidratazione porta a spossatezza e minor lucidità, il che si traduce in minor velocità.
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Gli orari e le giornate giuste
Non si può partire alle 7 del mattino per un lungo in inverno e alle 12 in estate. L’orario influenza molto le prestazioni perché con le temperature giuste l’organismo lavora meglio.
È importante poi considerare anche la giornata: se piove o fa troppo caldo o se semplicemente non ci sentiamo in forma, sarà già difficile finire il lungo… Figuriamoci tenere una buona velocità media.
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La condivisione
Stare sempre a ruota non è bello, e non paga nemmeno ai fini della velocità. È molto meglio, e performante, dividersi i compiti. Giocare poi con le scie, il vento, e darsi una mano a vicenda, farà in modo che tutto sia più stimolante e divertente. In questo modo il tempo passerà più in fretta e di sicuro aumenterà anche il ritmo.
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Stefano Francescutti