Abbigliamento running in primavera: 6 consigli utili
Correre in primavera è la cosa più semplice che ci sia. Viene addirittura naturale.
È la stagione del risveglio. È il momento dei runner. Dopo il freddo invernale, il tempo clemente e le temperature miti e piacevoli incentivano alla corsa.
Gli alberi in fiore, le giornate che si allungano, la voglia di svestirsi un po’. E poi, non per ultimo, la necessità di perdere quel paio di chili che l’inverno ci ha regalato.
Ogni primavera, e per fortuna è un fenomeno sempre in aumento, i viali della città dove vivo si riempiono di vecchi e nuovi runner.
Questo post è dedicato proprio ai secondi, i novelli.
Come vestirsi per correre in questo periodo? Troppo spesso si vedono cose pazze: gente con ancora il piumino, o altri già in canottiera.
Ecco quindi qualche consiglio utile sull’abbigliamento da running specifico per la primavera.
TESTARE LE CONDIZIONI CLIMATICHE.
Sinceratevi della temperatura prima di andare a correre. Solo dopo potrete decidere perfettamente la vostra tenuta.
VESTIRSI A STRATI.
I vecchi consigli della nonna non sbagliano mai. Come in città, anche nel caso di una bella corsa è sempre utile vestirsi a strati, scoprendosi a seconda delle condizioni climatiche e delle fasi dell’allenamento. Si può partire un po’ più vestiti e poi spogliarsi: l’abbigliamento di oggi è talmente leggero e comprimibile che viene facile anche solamente tenerlo in una mano.
TESTA E MANI.
Ricordate che in primavera è possibile correre con una t-shirt o addirittura con una canotta, nel migliore dei casi climatici, ma ricordate che le terminazioni, ovvero mani e testa, sono le parti che più accusano il freddo.
CAPPELLO E OCCHIALI.
Baldini racconta che vinse la maratona delle Olimpiadi di Atene anche perché ha avuto l’idea di indossare un paio di occhiali da sole, in maniera da essere più rilassato durante la corsa. Ora, non credo questo sia il vostro obiettivo, ma tenere gli occhi e la testa al riparo del sole è una buona idea.
LA REGOLA DEI 10 GRADI.
La regola dei 10 gradi è sempre valida, in ogni momento dell’anno. Correndo sviluppiamo calore e percepiamo la temperatura esterna di 10 gradi più di quella effettiva. Ciò vuol dire che se la temperatura dell’aria è di 15 gradi, classica primaverile, noi ne percepiremo 25. Quindi, vestiamoci come se uscissimo con 25 gradi.
LE SCARPE.
Se per caso abbiamo utilizzato delle scarpe invernali, più strutturate e con qualche membrana antipioggia, è il momento di metterle in soffitta. Dotarsi di scarpe leggere e dove l’aria possa passare agevolmente, è indispensabile. Al contrario di mani e testa, che rimangono abbastanza statici, i piedi toccando il terreno si scaldano molto velocemente.
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Stefano Francescutti