Attriti e scorrevolezza della bici : andare più forte e faticare di meno

Attriti e scorrevolezza della bici sono due fattori indispensabili da prendere in considerazione per andare più forte e faticare di meno in bici. Alzi però la mano chi gli dà veramente peso.

La prima cosa che ci viene in mente, dal momento in cui vogliamo migliorare la performance, è limare qualche grammo. Dopodiché pensiamo all’aerodinamicità. Ed infine, forse, pensiamo che possa essere utile ridurre gli attriti ad aumentare la scorrevolezza.

Sono concetti molto cari ai professionisti, quelli dei marginal gain: in un mondo di campioni, ogni piccola accortezza può essere la svolta.

Attriti della trasmissione

Ci sono due tipi di attrito:

  1. Quelli legati alla dimensione dei rapporti su cui corre la catena.
  2. Quelli generati dalla catena non allineata.

Studi hanno evidenziato che l’utilizzo di pignoni e corone con diametro maggiore generano meno attrito. Come può essere? Semplice: la catena è meno tesa ed ogni singola maglia lavora con una curvatura più ampia. Tra i pignoni 11 e 12, ad esempio, c’è una perdita di efficienza di circa l’1%.

Ecco spiegato perché, soprattutto a cronometro, la maggior parte dei professionisti preferisce una corona maggiorata (fino a 58 denti), in maniera da lavorare con pignoni posteriori non troppo piccoli.

Questo però non deve far pensare che sia utile incrociare la catena, per lavorare con la corona più grande e i pignoni posteriori agili. È proprio qua che entra in gioco l’attrito generato dalla catena non allineata.

Volete due dati?

Su una trasmissione 53-39, con cassetta a 11 velocità 11-28, il punto di svolta arriverebbe in corrispondenza dell’ottavo pignone. In parole povere se spingiamo il 53×21 e abbiamo necessità di un rapporto più agile, è meglio passare al 39×17 invece che utilizzare il 53×23.

Quanti watt si guadagnano? Pochi, direte voi… ma sono praticamente a costo zero.

Pulizia e lubrificazione

Una catena sporca scorre meno. Questa regola è vecchia e molto semplice, ma spesso ce la dimentichiamo.

Ci sono in commercio lubrificanti più o meno densi, di diverse aziende, e già tra di loro si possono percepire differenze di scorrevolezza. Figuriamoci quanto può essere importante la differenza tra una catena pulita e una sporca!

Possiamo poi prendere in considerazione alcuni trattamenti speciali per le catene, che rendono gli ingranaggi ancora più scorrevoli.

Attriti dei cuscinetti di ruote e movimento centrale

I cuscinetti e la loro scorrevolezza hanno un ruolo chiave per ridurre la dispersione di watt, soprattutto quelli di movimento centrale e mozzi.

Da cosa dipende l’efficienza dei cuscinetti?

  1. Qualità del cuscinetto

Ruote e/o movimenti centrali più costosi utilizzano quasi sempre cuscinetti di migliore qualità, la quale non è tanto legata al materiale delle sfere (ceramiche o meno), quanto alla precisione e alle tolleranze. Un upgrade abbastanza economico è la sostituzione dei cuscinetti di serie con cuscinetti ad alta scorrevolezza.

Parlando di ruote, inoltre, è necessario parlare della differenza di efficienza tra mozzi a cuscinetti sigillati e quelli con sistema a coni e sfere. Seppur richiedano maggiore manutenzione, i marchi che utilizzano il sistema a coni e sfere lo fanno perché lo ritengono più scorrevole.

  1. Manutenzione

Così come la catena, anche i cuscinetti perdono di efficienza se sono sporchi. Una o due volte all’anno bisognerebbe pulirli e lubrificarli.

  1. Trucchi per migliorare l’efficienza

Sono molti i professionisti che utilizzano alcuni trucchi che, bisogna dirlo, alcune volte accorciano la vita dei ruotismi o, più spesso, richiedono una manutenzione molto frequente.

Un intervento molto frequente è l’utilizzo di lubrificanti liquidi ad alta scorrevolezza al posto del classico grasso per lubrificare le sfere dei cuscinetti. Certe volte i cuscinetti vengono addirittura sgrassati e lasciati lavorare a secco. Un altro intervento diffuso è quello di togliere le guarnizioni di protezione dai cuscinetti stessi. Anche in questo caso ci sarà meno attrito, ma le sfere saranno più esposte a sporco e agenti atmosferici.

Resistenza al rotolamento

Ci sono due resistenze al rotolamento:

  • Attrito interno, ovvero quello tra gomma e asfalto: sappiamo oramai che la soluzione non è la ruota più sottile, ma una ruota leggermente più larga che crei una impronta sull’asfalto più corta.
  • Attrito esterno, ovvero quello tra copertone e camera d’aria: motivazione per cui i tubeless sono più scorrevoli.

Conclusione

Ogni punto trattato garantisce un aumento del wattaggio, seppur minimo. È vero che non siamo professionisti e quindi spesso ce ne facciamo poco… una cosa però ci preme ricordare, ed è un po’ il succo di tutto questo articolo: è inutile comprare gruppi top di gamma o ruote costosissime, se poi ci dimentichiamo di fare una buona manutenzione. Una Ferrari col motore intasato sarà meno performante di una utilitaria.

Per tutti i prodotti da ciclismo c’è Deporvillage

Stefano Francescutti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *