BDC: come usare il cambio in modo corretto

Da quando il Sig. Tullio Campagnolo lo inventò nel 1935 molto è cambiato nel ciclismo. Un’invenzione epocale che ha permesso di alleviare fatiche e rendere accessibile a tutti questo meraviglioso sport. In pratica, con il cambio – che sia meccanico o elettronico – il ciclista può modificare il rapporto fra la cadenza di pedalata (cioè la velocità con cui si pedala) e la frequenza con cui girano le ruote della bicicletta. Infatti, modulando il cambio posteriore con il deragliatore anteriore possiamo ottenere una moltitudine di possibilità di cadenza, quindi diverse combinazioni di frequenza di pedalata.

Com’è fatto il cambio

Sul mozzo della ruota posteriore della bicicletta sono montati i pignoni, ruote dentate di varia misura. Il numero di pignoni può variare da 6 fino a 11, a seconda del tipo di cambio montato. Generalmente elle biciclette da corsa i pignoni più piccoli possono avere 11 denti, quelli più grandi 27. Le corone anteriori sono invece montate sui pedali. Nelle moderne BDC ne vengono montate due di misura differente, generalmente una corona grande da 53 e una piccola da 39 (ma sono disponibili anche altre misure). Deragliatore e cambio posteriore permettono di impostare il rapporto di trasmissione, ossia di spostare la catena di trasmissione della bicicletta sulla corona e sul pignone desiderati. Il cambio posteriore (o deragliatore posteriore) agisce sui pignoni, il deragliatore (o deragliatore anteriore) agisce sulle corone. Nelle moderne bici da corsa i comandi del cambio sono collocati sul manubrio, vicini alle mani e facili da azionare.

Quando usare il cambio in BDC

Molto dipende da dove stiamo pedalando. Su un tratto pianeggiante si può decidere di percorrere la maggiore distanza possibile con una singola pedalata, mentre in una salita impegnativa, con una pendenza superiore al 15%, si può ridurre al minimo la distanza coperta con una pedalata e, di conseguenza, la fatica fisica necessaria per procedere lungo il percorso.

Come usare il cambio

Il cambio viene utilizzato per impostare il rapporto più adatto alla pendenza del tragitto che si sta percorrendo e alle proprie caratteristiche atletiche. Ogni ciclista saprà trovare, con la pratica e l’esperienza, i rapporti migliori per ogni circostanza, da quelli lunghi (o “duri”) che consentono di percorrere una distanza maggiore per pedalata, a quelli agili con una maggiore frequenza di pedalata. Possiamo comunque riassumere così le diverse possibilità offerte dal cambio:
– Corona anteriore (moltiplica) grande e pignone posteriore grande: sconsigliabile, per evitare problemi a catena e deragliatore

– Corona grande e pignone medio: rapporto per velocità elevate, adatto per tratti in pianura

– Corona grande e pignone piccolo: rapporto per la massima velocità, adatto per la pianura e per i tratti in discesa

– Corona piccola e pignone grande: rapporto adatto per le salite perché ne risultano una bassa velocità, ma minore fatica per ogni pedalata

– Corona piccola e pignone medio: rapporto per velocità medie, adatto a salite leggere e tratti in pianura

– Corona piccola e pignone piccolo: sconsigliabile, per evitare problemi a catena e deragliatore.

Come indicazione di massima, in salita si potranno utilizzare rapporti che consentano di tenere un ritmo di 60-80 pedalate al minuto, mentre in pianura si può stare fra le 80 e le 100 pedalate.

La regolazione periodica

Il cambio, nel caso specifico il deragliatore posteriore, è un componente molto sollecitato durante l’uso. Lavorando in conseguenza di una tensione meccanica è portato a perdere facilmente la regolazione. Ed è per questo che è necessario regolarlo periodicamente, soprattutto in seguito a usi intensi, come le classiche scalate.

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