BIRRA E CICLISMO : FA BENE O MALE?

Birra e ciclismo, un binomio quasi perfetto. Parliamoci chiaramente, la bevanda post-allenamento preferita da molti ciclisti non è un frullato proteico, ma una birra fredda. C’è qualcosa di speciale nel condividere una pinta con un gruppo di amici a fine uscita, ma quando si tratta della tua performance e della tua salute, siamo sicuri che faccia proprio bene?

I RECENTI STUDI

Uno studio recente ha dichiarato che la birra fa ufficialmente bene in quanto riduce il rischio cardiaco e migliora la salute del cervello. Anche se “rischio cardiaco” suona un po’ vago, la notizia “suona” bene.

“Il contenuto antiossidante della birra è equivalente a quello del vino, ma gli antiossidanti specifici sono diversi perché l’orzo e il luppolo utilizzati nella produzione della birra contengono flavonoidi diversi da quelli dell’uva”.

LA STORIA

Dal 1900 fino agli anni 60, i partecipanti al Tour de France bevevano comunemente alcool durante la gara stessa. Birra, vino e persino champagne erano consumati per rendere la gara più divertente e anche meno dolorosa.

Ad esempio, durante la 17a tappa del Tour del 1935, quasi tutto il gruppo si prese una pausa per bere con la gente del posto. Julien Moineau, il corridore che non si fermò per la birra, vinse la tappa di alcuni minuti. In seguito si scoprì che proprio Moineau e i suoi amici avevano organizzato la pausa birra improvvisata.

LA CATTIVA NOTIZIA

Se bevi un paio di birre dopo ogni uscita e ti stai allenando quattro o cinque giorni alla settimana ma vorresti migliorare, sappi che queste bevande diventano una problema perché abbiamo prove che la sintesi proteica e la riparazione muscolare sono ostacolatate dall’alcol fino a 24 ore dopo la sua assunzione”, ha detto Nanci Guest, un dietista che studia la nutrigenomica.

“Inibisce la replezione di glicogeno, compromettendo il recupero. Colpisce anche i cicli di sonno”, ha proseguito Guest.

“Anche se un sacco di persone si addormentano dopo aver bevuto, non appena l’alcol svanisce, si passa da un sonno profondo ad uno più leggero” ha spiegato. “Molta riparazione e rigenerazione avviene durante la notte e anche solo un po’ di alcol, disturbando il vostro sonno, comprometterebbe queste importantissime attività”.

LA BUONA NOTIZIA

Piuttosto che eliminare totalmente l’alcol, il Dottore ha suggerito di godersi al meglio un drink o due ogni tanto.

“Se ti senti di meritarti un buon bicchiere e non è molto frequente, concediti una pinta. Si tratta sempre di capire quali sono i tuoi obiettivi e di valutare l’analisi costi/benefici”.

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Stefano Francescutti

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