Come scegliere l’inclinazione della sella

Scegliere la giusta inclinazione della sella è un’operazione importantissima per qualunque ciclista, sia alle prime armi che di lunga data.

Si dà sempre molta importanza all’altezza della sella, alla forma, alla giusta arretratezza, ma spesso non si ragiona su quanto sia importante l’inclinazione.
Una inclinazione adeguata infatti fa in modo che si evitino problemi che alcune volte possono diventare molto gravi. Basti pensare alle infiammazioni alle prostata, ad esempio, cruccio di noi ciclisti uomini.

La gerarchia del peso

La sella deve svolgere la funzione di sostenere gran parte del nostro peso sulla bicicletta. In che maniera? Seguendo questa gerarchia:

  • Nella parte posteriore, dove vanno ad appoggiarsi le tuberosità ischiatiche: è qua che deve sfogarsi la maggior parte del peso.
  • Nella parte anteriore, dove va ad appoggiarsi il pavimento pelvico: è qua che deve sfogarsi la minor parte del peso.

La sella con la punta rivolta verso l’alto

Partiamo dal classico errore che può capitare nel posizionamento della sella, ovvero la punta rivolta troppo verso l’alto.

In questo caso si provoca quella che viene chiamata la retroversione del bacino: il bacino ruota indietro e questo provoca una errata posizione della schiena. Il che vuol dire un aumento della tensione della catena posteriore dei muscoli e, quindi, un irrigidimento generale del ciclista.
Ma non solo. In questo caso il peso viene sfogato in maggior parte sul perineo, andando in antitesi con la gerarchia di cui vi abbiamo parlato poco fa. L’ulteriore rischio quindi è quello di una infiammazione alla prostata o sfregamenti eccessivi sia per uomini che per donne.

Da un punto di vista tecnico, questa posizione errata fa in modo che si inizi a “spingere” prima del punto morto superiore e si terminerà prima del punto morto inferiore. Tradotto in poche parole vuol dire minore efficienza.

La sella con la punta rivolta verso il basso

La sella con la punta rivolta verso il basso porterà i problemi completamente opposti rispetto a ciò che abbiamo appena analizzato.
Per prima cosa ci sarà un anteroversione del bacino: il bacino ruota in avanti e provoca anche in questo caso una errata posizione della schiena. Il che vuol dire più peso sulla parte anteriore della sella e maggior peso sulle braccia. Da qui, formicolio alle mani e dolori al collo, ad esempio.

Un’altra problematica può essere il classico scivolamento verso avanti della posizione. In questo caso oltre ad appoggiare male le ossa sulla sella e quindi a non sfruttare al meglio la forma della sella stessa, ci troveremo a lavorare di più con i quadricipiti proprio per contrastare questo movimento verso avanti.

Da un punto di vista tecnico, questa posizione errata fa in modo che si inizi a “spingere” dopo il punto morto superiore e si terminerà dopo il punto morto inferiore. Ed anche in questo caso tutto ciò significa minore efficienza.

La posizione corretta

Partiamo dal presupposto che la scelta migliore è quella di scegliere un buon biomeccanico che vi aiuti nel posizionamento. E questo lo ripetiamo da sempre.

Dopodichè, se vogliamo comunque provare a fare da noi, ecco qualche consiglio utile.

Per prima cosa posizionare la bici in posizione completamente orizzontale: si possono utilizzare cavaletti o la si può incastrare tra due mobili. A questo punto, utilizzando una bolla, mettere la sella anch’essa orizzontale. Sedercisi sopra e sentire se effettivamente le ossa ischiatiche scaricano il peso in maniera corretta nella parte posteriore. Se questo non accade, provare delle piccole modifiche.
La cosa fondamentale è che la parte che utilizziamo della sella, che è molto più grossa rispetto a ciò che effettivamente usiamo di essa, sia orizzontale e in bolla. Questo può accadere soprattutto su selle che non sono completamente piatte ma fanno un po’ di pancia.

A questo punto, continuare a fare delle piccole modifiche fino a quando non ci sentirà comodi, sicuri e la pedalata non sarà fluida e rotonda.

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Stefano Francescutti

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