Ciclismo e corsa sono compatibili ?

Corsa e piedi e ciclismo possono convivere? Questa è la domanda a cui oggi rispondo, cercando di spiegare il mio punto di vista ma soprattutto provando a dare una visione oggettiva del tutto.

Parto col dire che se a una persona piace correre a piedi e andare in bicicletta, saprà benissimo che il corpo si adatta (e anche molto bene) a ciò che noi gli diciamo di fare, quindi non c’è alcun problema a svolgere queste due attività insieme (duatleti e triatleti sono da esempio).

Ciò di cui però vorrei parlare più nello specifico è la scelta della corsa a piedi nel periodo invernale, quando per forza di cose dobbiamo abbandonare un po’ la nostra bicicletta e abbiamo bisogno di cercare altre attività per rimanere in forma e, perché no, aumentarla.

Corsa a piedi e ciclismo: le grandi differenze

    • La differenza più grande tra corsa e piedi e ciclismo sta nel lavoro dei muscoli: se pedalando agiscono solo in “spinta” con un movimento concentrico (accorciamento muscolare), quando corriamo si verificano prima quello eccentrico (il piede tocca il terreno e attutisce il colpo) e solo in seconda battuta quello concentrico (spingiamo e apriamo la falcata). Per farla breve, in bici i nostri muscoli devono solo spingere.
    • Quando siamo in sella il nostro peso viene scaricato sulla bici e sulla forcella, e da qui passa al terreno. Invece correndo a piedi tutto il nostro peso viene scaricato alternativamente su una gamba e poi sull’altra, per poi andare dritto sul suolo. Con i dovuti paragoni, è un po’ come pedalare sempre in piedi sui pedali, con tutto il peso corporeo su una gamba e poi sull’altra…
  • Proprio per le ragioni di cui sopra, nel running il danno che si procura alla fibra muscolare è significativamente maggiore rispetto a quando si è in sella alla propria bicicletta. Per questo un allenamento di un’ora a piedi è equiparabile, muscolarmente parlando, a un’uscita di ben oltre le due ore in bici.

Corsa a piedi e ciclismo: si!

Leggendo le premesse, sembrerebbe che la corsa a piedi e il ciclismo stiano bene insieme come la marmellata sugli spaghetti…e invece non è assolutamente così.

Ecco qualche motivazione.

  • Correre fa benissimo al sistema cardio circolatorio
  • Mantiene e addirittura, seguendo alcuni allenamenti specifici, aumenta la capacità polmonare
  • Dà la possibilità di allenarsi a qualunque orario e con ogni condizione atmosferica
  • Migliora l’equilibrio, soprattutto se proviamo a correre su una superficie sconnessa (provare il trail running, ma anche un semplicissimo sterrato in campagna va bene)
  • Aiuta ad allontanare la “noia da fine stagione”, quando siamo stanchi dei soliti percorsi e delle solite uscite…permette così di ricaricare la molla della motivazione

Corsa e ciclismo: consigli pratici

Ecco alcuni consigli pratici per iniziare a correre a piedi.

  • Iniziare poco alla volta. 20 minuti la prima uscita, 25 la seconda, 30 la terza, e così via. Alternando, soprattutto all’inizio, qualche minuto di corsa e qualche minuto camminando. Quando si arriva a correre per 40/45 minuti ininterrottamente, allora si può cominciare con gli allenamenti specifici per migliorare le performances.
  • Allenamenti mirati. Come in bici, anche di corsa è il caso di variare gli allenamenti sia per rendere il tutto più piacevole mentalmente, sia per vedere i miglioramenti. Alternare quindi un’uscita tranquilla, e magari ogni volta sempre più lunga (partendo molto piano e andando ad aumentare leggermente la velocità), ad una dove andiamo a fare dei lavori mirati per migliorare le prestazioni. Un semplice esempio: 15 minuti di riscaldamento, poi correre un minuto veloce e un minuto lento da ripetere dalle 8 volte in su, infine 15 minuti di defaticamento.
  • Non abbandonare la bici. Il ciclismo dà grandissimi benefici nel recupero post corsa a piedi, quindi l’ideale sarebbe alternare un’uscita di running ad una in bici (senza spingere ma facendo girare solamente le gambe). In questo caso, anche i rulli vanno benissimo.
  • Recupero. Se in bicicletta dopo un’uscita impegnativa se ne consiglia una di defaticamento, nel running dopo un grande sforzo è d’obbligo il riposo (oppure, come appena detto, un leggero giro in bici).
  • Stretching. È molto importante nel ciclismo, ma lo è ancora di più nella corsa. Come si diceva all’inizio, nel running alcuni muscoli hanno la funzione di attutire il colpo e continuano solamente a contrarsi, per poi lasciare spazio agli altri che invece hanno il compito della spinta. Soprattutto i primi, proprio a causa del loro movimento, è necessario allungarli molto bene a fine allenamento .
  • State con la vostra famiglia. La corsa a piedi vi permette di stare più tempo con mogli, fidanzate, figli, genitori, amici, e chi più ne ha più ne metta. Cercate di accumulare più ore possibili in loro compagnia, in maniera che non potranno dirvi nulla quando da marzo in poi tornerete alle 12 ore in sella nei week-end.

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Tutto chiaro, no?

Stefano Francescutti

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