Corsa con il passeggino –  cosa devi sapere?

Capita spesso che gli sportivi una volta diventati genitori mettano da parte le loro passioni a favore degli impegni familiari. Per dei neo genitori non è così facile continuare a fare sport, il proprio bimbo richiede molte attenzioni. La difficoltà a volte è quella di trovare una persona di fiducia che possa curarlo, ma soprattutto è quella di riuscire, per mamma e papà, a dedicare del tempo alle proprie passioni insieme senza doversi per forza dividere. Per la mamma ci sono molte alternative che le permettono di muoversi in compagnia del proprio bambino, esistono infatti dei corsi appositamente pensati per questo. Per i runner c’è anche una possibilità di fare sport in famiglia e la soluzione si chiama stroller running o corsa con il passeggino. In questo modo il bambino può vivere fin da subito la vita sportiva dei suoi genitori.

Cosa bisogna sapere per correre con il passeggino?

Una delle regole per correre con il passeggino, forse la più importante è che bisogna attendere tendenzialmente i 6 mesidi vita o più precisamente quando il bimbo inizia a essere in grado di tenere la testa dritta. Alcuni bambini sono in grado di farlo già a quattro mesi altri molto più tardi della media quindi l’ideale sarebbe rivolgersi sempre a un pediatra che può valutarlo con certezza. Questo è necessario affinché il bambino riesca a seguire i movimenti senza subirli passivamente anche se i passeggini adatti a questa pratica offrono molta protezione.

Bloccare la ruota anteriore per garantire una direzione fissa senza rischiare di sbandare. I passeggini davvero specifici per la corsa hanno addirittura la ruota frontale già fissa e grande come quelle posteriori.

Inserire nel cestino sottostante la seduta del bambino tutto quello di cui si potrebbe aver bisognodurante la corsa comprese visiere per il bambino, creme solari e acqua.

Non staccare mai le bracciacontemporaneamente dal manubrio. Ma per facilitare la corsa, un’alternativa è quella di tenere il passeggino con una sola mano e usare l’altro braccio per avanzare durante il movimento.

Verificare che il corpo del bambino, i suoi abiti, i lacci delle scarpe e i giocattoli non tocchino le ruote.

È necessario disporre di un passeggino specifico da running. Il classico passeggino con le quattro piccole ruote è assolutamente inadatto, bisogna scegliere uno “stroller” con le ruote delle dimensioni di una bicicletta da bambino, posizionate in coppia nella parte posteriore del passeggino, e con la ruota singola davanti. Il manubrio è costituito da un unico asse,e molti modelli hanno delle molle posteriori che fungono da ammortizzatori.

Tra i vari brand, uno che è davvero specializzato in questo tipo di supporti per lo sport con i bambini è Thule: il modello Urban Glideè adatto a ogni tipo di sport, per praticare jogging ma anche ideale per gli spostamenti in città. Thule però propone anche passeggini destinati in modo specifico solo alla corsa come il Thule Glide, per attività sportive dalle elevate prestazioni per ottenere il massimo da ogni tipo di terreno su cui si sceglie di correre.

Un ultimo accorgimento è per la mamma. Attendere sei mesi dopo il parto è una buona regola non solo per il bimbo, ma anche per la neomamma. Ci sono principalmente due motivi per i quali è sconsigliato tornare a correre immediatamente dopo il parto:

  1. I muscoli di tutto il corpo e quelli coinvolti nell’atto della corsa, per quanto ci si alleni con costanza in gravidanza, sono meno tonici. Iniziare a correre senza prima tonificarli vorrebbe dire rischiare di incorrere in infortuni, la struttura muscolare non sopporterebbe il carico e in più non avendo una zona addominale forte, si rischierebbe di mantenere una postura sbagliata;
  2. Il pavimento pelvico si è indebolito a causa del peso dell’utero in gravidanza e durante il parto, soprattutto in caso di lacerazione o episotomia (taglio). Per questo va rieducato prima di tornare a correre.

Proprio il secondo punto è il motivo principale per il quale si dovrebbe evitare di tornare subito a correre e per il quale questa disciplina nei primi mesi post partum fa addirittura male. Meglio attendere e fare tutto con responsabilità.

Quando mamma e bambino saranno pronti, potrete godervi degli allenamenti in famiglia!

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Karen Pozzi

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