Il running e la qualità dell’aria

Running e qualità dell’aria sono da prendere in considerazione insieme. Il runner non ha bisogno di palestre o strutture dedicate per praticare il suo sport preferito: si allaccia le scarpe ed esce. Il runner può correre davvero ovunque e, come si dice, il mondo è la sua palestra.

Il problema dell’inquinamento ci fa però sorgere una domanda: ok, lo si può fare ovunque, ma siamo sicuri che ovunque sia innocuo?
Scarichi di automobili, riscaldamenti e industrie: molte zone delle nostre città potrebbero essere delle fantastiche palestre a cielo aperto, ma la qualità dell’aria sarà davvero accettabile?

Come possiamo capire se stiamo correndo in un luogo sicuro? E poi, quando è meglio allenarsi?

Correre con l’aria inquinata

Innanzitutto c’è il monossido di carbonio: se ne parla soprattutto d’inverno quando, a causa dell’effetto combinato di scarichi auto e riscaldamenti, i suoi valori schizzano alle stelle e creano delle preoccupanti concentrazioni nell’aria.

Ma c’è di più.
L’aria inquinata ha all’interno anche altre microparticelle, oltre a ozono e polvere sollevata dalle auto. Insomma, diciamo che non è il mix migliore per i nostri polmoni.

Ciò a cui non pensiamo è che l’aria, una volta entrata nei polmoni, se ne va a spasso per il corpo attraverso il sangue, nutrendo tessuti e organi. Quale è il rischio? Che le capacità fisiche diminuiscano e che, nei soggetti più sensibili, si creino patologie alle vie respiratorie.

I consigli

Proviamo a vedere qualche consiglio per fare in modo che il problema di cui abbiamo parlato sia meno consistente.

I picchi di inquinamento, come si può immaginare, si concentrano nelle ore di punta, soprattutto nel pomeriggio: è in questo momento che i livelli di ozono sono più alti tanto quanto è più alto il sole. È quindi meglio quindi correre al mattino presto o alla sera.

Le mascherine anti-Covid purtroppo non servono a proteggerci dall’aria inquinata: sono progettate per evitare di diffondere il virus e non per filtrare l’aria, appunto, inquinata.

Una delle cose più importanti è scegliere dove correre. Le particelle pesanti si depositano per gravità e viaggiano poco nell’aria. Perciò già a 200m di distanza da una strada trafficata troviamo concentrazioni di inquinamento decisamente migliori.
Quindi zone anche abitate, ma meno trafficate, sono decisamente meglio di viali pieni di automobili. Ovviamente, se possibile, parchi e zone di campagna sono l’ideale.

Ci sono poi cose che possiamo fare “dopo” aver corso: gli alimenti antiossidanti permettono di eliminare le tossine. Avanti con insalata, broccoli, pomodori, arance, frutti di bosco, noci e semi. E non dimentichiamo l’acqua: bere tanta acqua, sempre.

Infine consigliamo di utilizzare delle applicazioni dedicate, in modo da sincerarsi della qualità dell’aria. Air Quality per Android e Air Matters per Iphone. Dare un occhio prima di uscire può essere una buona idea: i polmoni sicuramente ringrazieranno.

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Stefano Francescutti

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