Lo Stelvio in bici da corsa – le 5 cose da sapere

La salita dello Stelvio in bici da corsa è LA SALITA. Punto. Volendo, non ci sarebbe niente altro da aggiungere e questo post potrebbe fine così, arrivederci e grazie.

È infatti inutile e quasi riduttivo spiegarla, raccontare cosa significhi per noi ciclisti, così come è superfluo ed anzi sbagliato, a mio avviso, perdersi in troppi giri di parole e spoilerare cosa si prova a pedalarla.

Per questo, così come abbiamo fatto per il Giro dei quattro passi, mi limiterò a dare dei piccoli consigli tecnici ed organizzativi, in maniera che possiate vivere al meglio questa esperienza nel momento in cui deciderete di farla.

1. Le due salite al passo dello Stelvio

Innanzitutto è bene subito chiarire che esistono due salite, italiane, che ci portano al passo dello Stelvio.
Una con partenza da Bormio, in Valtellina, l’altra con partenza da Prato allo Stelvio, in Alto Adige.
Entrambe ci portano alla quota di 2.758m, sul passo asfaltato più alto d’Italia e secondo in Europa.

La salita da Prato allo Stelvio è quella più nobile, se così possiamo definirla. Paesaggisticamente attraversa una zona alberata prima di arrivare all’ultima parte con la vallata più aperta. E queste sono le sue caratteristiche nel dettaglio:

  • Lunghezza: 25 km
  • Tornanti: 48
  • Altitudine partenza: 918 m
  • Altitudine arrivo: 2758 m
  • Dislivello: 1842 m
  • Pendenza: 7,2% (Max 14%)

La salita da Bormio è più arida paesaggisticamente, ma non per questo meno piacevole e interessante. Gli alberi, da questa parte, lasciano spazio a pietre e arbusti piùbassi. Ed eccola nel dettaglio:

  • Lunghezza: 21,5 km
  • Tornanti: 42
  • Altitudine partenza: 1215 m
  • Altitudine arrivo: 2758 m
  • Dislivello: 1533 m
  • Pendenza: 7,1% (Max 11%)

Esiste poi una terza salita, quella svizzera, che interseca la salita dal versante valtellinese a pochi km dall’arrivo, proprio in corrispondenza dell’Umbraill Pass.

2. Dove dormire?

L’ascesa al Passo dello Stelvio, come abbiamo detto, parte da Bormio o da Prato allo Stelvio.

Il discorso ed i consigli che sto per dare valgono per chi, come spesso accade, si reca da quelle parti e in due giorni (o magari in un giorno solo come vedremo dopo) vuole pedalare su entrambe le salite, cosa ovviamente molto comune.

Prato allo Stelvioè un paese molto carino e molto piccolo. Si trova in Val Venosta, a pochi chilometri da altri splendidi centri abitati (su tutti Glorenza). È un paese davvero tranquillo, così come tutta la vallata, ricca di piste ciclabili immerse nei meleti.

Bormio è senza ombra di dubbio una città più grossa e più viva. L’offerta turistica è maggiore, e se si vuole cercare un po’ di “movimento” post pedalata, è sicuramente più indicata.

C’è poi la terza opzione, ed è quella di dormire in altura, sul Passo dello Stelvio. È un’ottima idea, soprattutto per i benefici dati dalle nottate passate a oltre duemila metri. Ma allo stesso tempo, non fa per tutti…

3. Il doppio Stelvio

Da qualche anno il doppio Stelvio è una di quelle performance che molti cercano, e consiste nell’affrontare le due salite nella stessa giornata. È decisamente fattibile, considerando che si tratta di poco più di 3000m di dislivello.

Primo consiglio: guardare bene le previsioni del tempo. Secondo consiglio: una bella pausa pranzo per rifocillarvi, proprio sul Passo.

C’è poi chi vuole pedalare il triplo Stelvio in un giorno solo, inserendo anche la salita Svizzera. Perché no…

4. Il loop

La variante che mi sento di consigliare vivamente, nel caso vogliate scalare lo Stelvio dalle due parti, è quella del loop passando dalla Svizzera. È fattibile solamente partendo da Bormio, ed è così articolata.

Partenza da Bormio, si sale fino all’incrocio con l’Umbraill Pass. A quel punto si scende in Svizzera e si ritorna in Italia passando per Mustair. Ritornati, appunto, in Italia, si passa per Glorenza e si riattacca la salita da Prato allo Stelvio.

In questa maniera si fa un giro, senza dover scendere e risalire per la stessa strada.

5. Quando pedalare?

Non c’è dubbio, durante lo Stelvio Bike Day, giornata in cui il Passo viene chiuso al traffico veicolare da entrambi i versanti.

In alternativa, come ogni passo alpino, è consigliato il periodo che va da giugno a settembre. Sempre valido il consiglio di stare alla larga da weekend e periodi di alta stagione a causa del grande traffico di auto e moto. C’è anche l’opzione per i più competitivi di iscriversi alla Granfondo Stelvio Santini

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Stefano Francescutti

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