Il monocorona è oramai quasi un must. L’industria ciclistica si muove verso un “numero di pignoni” sempre maggiore, il che va di pari passo con la tendenza ad avere sempre meno corone.  

Oggi, la modernità, ci porta all’utilizzo sempre più costante di quello che in termini ciclistici si definisce l’1x – ovvero il monocorona.

Ma serve davvero? È veramente più comodo? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, sperando di togliervi un po’ di dubbi.

Quando si “pesano” i pro e i contro, è importante notare che, pur essendo oggettivi, la loro importanza dipende dalle priorità e dalle preferenze di guida di ogni ciclista, come spesso capita leggendo questo blog.
Insomma, la verità assoluta non esiste, ma ognuno può crearsi la propria.

Vantaggi del monocorona

  • Minore massa complessiva del gruppo cambio, il che si tramuta in minor peso: non ci sono cambio e deragliatore né cavi/custodia anteriori.
  • Facilità di cambiata: un dente in più per andare forte, uno in meno per andare piano.
  • Migliore aerodinamica complessiva – l’effetto è quasi irrilevante, ma esiste. 
  • Nessun problema con il deragliatore anteriore – quando si pedala nel fango appiccicoso, quest’ultimo può accumularsi sul deragliatore anteriore, creando resistenza sulla ruota posteriore e ostacolando anche il funzionamento del cambio. 
  • Maggior libertà nel design del telaio – importante per le biciclette full suspension off road. 
  • Minor possibilità di caduta della catena in fuoristrada 
  • Una leva in meno sul manubrio – senza cambio anteriore, c’è più spazio sul manubrio per altri gadget, come le sospensioni e le leve di blocco del reggisella telescopico, che sono montate su molte MTB moderne.
  • Con un 2x ci sono alcuni rapporti “sovrapposti”, ci sono davvero solo 12/13 cambi realmente diversi.

Contro del monocorona

  • Grande salto tra un rapporto e l’altro – tra un pignone e l’altro, soprattutto quando i denti aumentano, ci possono essere oltre 5 denti di differenza.
  • Necessità di un numero spropositato di pignoni posteriori – i sistemi 1x richiedono 11, 12, persino 13 pignoni posteriori per ottenere una gamma di rapporti sufficienti.
  • Minore durata della catena e del pignone.
  • Prezzo più alto – generalmente, un gruppo 1x di buona qualità costa di più di un sistema 2x o 3x di qualità simile.
  • Maggiori perdite meccaniche della trasmissione a causa di un angolo di catena più severo (cross-chaining) – la catena lavora “storta”. 
  • Più pignoni posteriori = ruota più debole: una cassetta con più pignoni è più larga e richiede un mozzo anch’esso più largo.

Quale scegliere

Detto ciò, proviamo ad elencare alcune situazioni oggettive, in cui è meglio una scelta piuttosto che l’altra.

  • Bicicletta da strada – meglio il 2x
  • MTB – questo è il caso in cui l’1x ha davvero un senso
  • Bici gravel – se si userà la bici su tratti davvero impegnativi e fuori strada, meglio l’1x. Se la scelta del gravel vuol dire “strade bianche” allora meglio il 2x.

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Monoconorona: Pro e contro
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Il monocorona è oramai quasi un must. L'industria ciclistica si muove verso un "numero di pignoni" sempre maggiore, il che va di pari passo con la tendenza ad avere sempre meno corone.   Oggi, la modernità, ci porta all’utilizzo s …
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Monoconorona: Pro e contro

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