Pneumatici a sezione differenziata tra anteriore e posteriore?

I pneumatici a sezione differenziata sono veramente utili? Negli ultimi periodi si è discusso molto su quale sia la larghezza ideale degli pneumatici, ma ultimamente la tendenza sembra si stia spostando sull’utilizzo della sezione differente tra il pneumatico anteriore e quello posteriore.

Sembrerebbe una scelta all’apparenza strana, ma in realtà è sicuramente da prendere in considerazione.

Proviamo a fare un po’ di chiarezza.

23, 25 o 28?

I tradizionalisti continuano a rimanere fedeli alla sezione da 23, massimo 25 mm, e non riescono proprio ad accettare la possibilità di sezioni maggiori. La maggior parte delle aziende spinge pero verso gomme di sezione più larga, abbinate a cerchi con canale interno abbondante (oltre i 19 mm).

Ciò che fa davvero la differenza, possiamo affermare con assoluta certezza, non è solo la dimensione della gomma, ma più che altro l’abbinamento canale delle ruota/pneumatico.

In ogni caso, e in ambito ciclistico abbiamo imparato che questa è po’ una costante, ogni soluzione ha vantaggi e svantaggi.

Le gomme da 28 mm e oltre sono molto più comode, hanno una trazione migliore specie su asfalti sconnessi, e conferiscono maggiore sicurezza e scorrevolezza. D’altra parte però sono più pesanti e meno aerodinamiche.

Se invece scegliamo gomme più strette (oggi per strette intendiamo 23 o 25 mm), avremo una maggiore leggerezza e, grazie alla sezione frontale ridotta, saremo più aerodinamici: il tutto a favore di una bici più agile e nervosa.

La giusta scelta

Eccoci alla fatidica domanda: qual è la soluzione migliore?

Se non riusciamo a prendere una decisione, ecco che ci può venire in aiuto la nuova tendenza della sezione differenziata tra anteriore e posteriore.

Secondo alcuni studi, per ruote con canale interno da 20 mm, la scelta ottimale prevede uno pneumatico 700×25 sull’anteriore e uno 700×28 sul posteriore. Consigliato però su percorsi misti, dove si fa una buona velocità media.

Una scelta che, se vogliamo dirla tutta, è stata adottata da molti ciclisti anche in passato, non tanto grazie a delle prove scientifiche, quanto all’esperienza personale.

Il giusto compromesso?

Proviamo a capire perché pneumatici a sezione differenziata potrebbero rappresentare il compromesso migliore.

L’incidenza aerodinamica dell’insieme ruota/gomma anteriore è notevole, dato che è la parte più avanzata della bici: in parole povere è ciò che taglia l’aria per primo e quindi più si è aerodinamici in quel punto e meglio è. Perciò la scelta di un copertone a sezione minore è giusta.

Sempre per la stessa motivazione, la ruota posteriore ha un impatto aerodinamico davvero ridotto, quindi uno pneumatico da 28, oltre a non avere effetti negativi, può migliorare il confort e la resistenza al rotolamento.

La resistenxa al rotolamento

Questa è un concetto importante che è giusto specificare, perché per molti è difficile credere che una gomma più larga sia anche più scorrevole (cosa però dimostrata da molti test).

La differenza non è nella dimensione dell’impronta a terra, ma nella sua forma.

I pneumatici larghi hanno maggiore quantità d’aria all’interno e, grazie ad una superficie di contatto più corta e larga migliorano la resistenza al rotolamento.

Questo concetto viene spiegato bene da questa immagine fornita da Zipp.

Non ne siete convinti? Come si diceva una volta: provare per credere!

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Stefano Francescutti

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