Sella DPV Titan Triatlón Short Open Fit Carbon
Uno dei componenti più importanti per le prestazioni e per una buona esperienza di guida è la sella. La sella è il principale punto di contatto tra il ciclista e la bicicletta, e da qui la sua importanza, che dipende anche da com’è costruita e dal sostegno che fornisce.
In questa occasione, abbiamo avuto l’opportunità di testare proprio questo, in una sella davvero speciale. Si tratta del modello DPV Titan Triathlon Short Open Carbon. Questa sella è un’evoluzione DPV delle sue selle più tradizionali. Nello specifico, l’ evoluzione o la particolarità di questo modello è che è più corto della media e con una superficie di contatto veramente lavorata, il tutto per offrirci performance e comfort concreti.
Più corto, più comodo
Come abbiamo detto, la caratteristica principale di questo modello di sella DPV è che è più corta della media delle selle da ciclismo convenzionali. In questo senso, i modelli DPV tradizionali sono circa 4 cm più lunghi, 280 mm totali rispetto ai 244 mm di questa Titan Triathlon che abbiamo provato.
Tuttavia, la lunghezza ridotta è anche accompagnata da un allargamento di quello che viene chiamato il naso o la punta della sella. In questo modo, la lunghezza di una delle zone più fastidiose della sella, come la punta, viene ridotta, ma allo stesso tempo viene allargata, per diventare più stabile e permetterci di distribuire meglio il peso e la pressione del corpo, favorendo il comfort.
E a cosa serve?
La punta più corta risulta meno fastidiosa quando ci pieghiamo in avanti sulla bici, ma allo stesso tempo più ampia e più stabile, con una migliore distribuzione del peso sulla sella che rende questa DPV Titan Triathlon Carbon più confortevole. A ciò contribuisce anche il canale centrale della sella, che riduce la pressione nella zona perineale e centrale. Questo ci avvantaggia soprattutto quando adottiamo una posizione aggressiva, piegandoci molto in avanti sulla bicicletta.
Per questo motivo, questa sella è particolarmente adatta a tutti i ciclisti che adottano posizioni aero o aggressive sulla bicicletta, con una significativa inclinazione del corpo verso il manubrio.
Tecnologia extra
Oltre all’accorciamento della struttura che abbiamo già menzionato, dobbiamo evidenziare l’uso di alcune tecnologie che offrono una performance ancora migliore, oltre a quelle garantite dalla punta corta e larga.
Da un lato, la tecnologia AirFoam: il leggero materiale dell’imbottitura, con una densità davvero ottimale, garantisce un buon livello di assorbimento quando si è seduti e distribuisce uniformemente il peso del nostro corpo. Apprezziamo anche la superficie granulosa della sella, soprattutto nella parte posteriore, che migliora la presa e l’aderenza tra la sella e salopette e impedisce lo scivolamento durante la pedalata.
Un altro aspetto che ci piace, perché pensiamo che contribuisca al buon feeling della sella, è l’ArchTech Suspension. Si tratta della struttura sotto la copertura della sella. Se osservata dalla parte posteriore della sella, si presenta come una struttura convessa ad arco orientata verso sella che permette alla superficie di contatto tra corpo e sella di non deformarsi, di fornire un supporto solido e di distribuire efficacemente la pressione del peso.
Questa versione della DPV Titan Triathlom Carbon, tra l’altro, utilizza binari in carbonio, un materiale che non solo è più leggero, ma assorbe di più le vibrazioni.
Sensazioni
Anche se partiamo dal presupposto che una sella è un componente le cui prestazioni e raccomandazioni sono soggette alle caratteristiche morfologiche specifiche di ogni individuo, in generale, non possiamo che raccomandare l’uso di questa sella, poiché le sensazioni che ci ha dato nei giorni di test sono state eccezionali.
In sella abbiamo subito notato che, quando si adotta una posizione aggressiva sul manubrio, afferrando la curva inferiore su un manubrio da bici da corsa ad esempio, si nota un buon comfort nella zona perineale e genitale che non si verifica con selle più lunghe.
La minore pressione sulla parte anteriore della sella e la maggiore stabilità permettono di pedalare meglio, anche con una maggiore sensazione di potenza e per periodi più lunghi in questa zona. Ci è piaciuto anche il fatto che tutti i bordi siano abbastanza curvi e arrotondati. Questo evita che la sella ci faccia male in caso di caduta o, per esempio, se ci muoviamo avanti e indietro su una mountain bike tecnica. Anche se la sella si chiama Triathlon, crediamo che possa essere ugualmente interessante utilizzarla per il ciclismo su strada, il triathlon o la mountain bike, purché, come utente, si tragga vantaggio dal sedersi sulla parte anteriore della sella.
Giudizio finale
Una sella molto interessante e raccomandabile per triatleti, ciclisti su strada o mountain biker che di solito ricorrono al supporto nella parte anteriore della sella. Cioè, per coloro che optano per un uso più racing della bici o per chi spesso soffre di pressione e fastidi nella zona perineale e genitale nell’appoggio sulla sella.
Sarà anche apprezzata da chi cerca una sella leggera perché, grazie ai binari in carbonio e all’imbottitura leggera, questa DPV Titan Triathlon Short pesa soltanto 211g.
Pro
Comfort in posizioni inclinate sulla bicicletta, assorbimento e stabilità.
Leggerezza
Relazione qualità-prezzo
Contro
Manca una versione specifica per l’anatomia femminile
Scheda Tecnica
Marca
Modello
Titan Triatlón Short Open-Fit
Caratteristiche:
Sella corta da 244 mm, con canale centrale anti-prostatico, imbottitura AirFoam e struttura ArchTech. Binari in carbonio.
Misure:
244 mm x 148 mm
Colori disponibili
Nero
Peso
211 g
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