Trail running: serve l’abbigliamento a compressione?

Negli ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di capi a compressione graduata ma pochi runner ne conoscono realmente i benefici. Chi li acquista in generale lo fa perché possonoincidere sulla prestazionee sulle sensazioni muscolari durante e post gara.

Come funziona la compressione? Quali sono i benefici?

Durante la corsa, la circolazione, soprattutto quella degli arti inferiori è compromessa dall’ aumento graduale della pressione dei vasi sanguigni che può causare crampi o irrigidire e appesantire peggiorando la prestazione. Il tessuto dei capi a compressione, comprime le fibre muscolari in modo variabile, favorendo la circolazione di sangue e quindi l’ossigenazione dei tessuti come se venissero massaggiati continuamente. Inoltre supporta i muscoli migliorando la postura e il recupero riducendo l’acido lattico, causato proprio da una mancanza di ossigenazione.

Migliorano la circolazione del sangue, velocizzando ilriscaldamento dei muscoli. Inoltre la compressione graduata sugli arti incoraggia e aumenta il ritorno venoso al cuore e ai linfonodi.

Eliminando rapidamente le tossine e supportando i muscoli, l’abbigliamento a compressione e in particolare il gambale Booster,respinge il fenomeno delle gambe stanche,il rischio di indolenzimenti muscolari DOMS e accelera il recupero.

Vi è poi una riduzione del danno muscolare: l’abbigliamento a compressione contiene il muscolo e riduce le microlesioni delle fibre dovute ai continui urti con il terreno. Riducendo le vibrazioni del muscolo (fonte principale di affaticamento), i capi a compressione portano a una maggiore resistenza.

Esistono poi linee per il recupero che alimentano le fibre muscolari, i tendini e i legamenti di sangue ossigenato permettendo così un recupero immediato permettendo all’atleta di affrontare, in eccellenti condizioni, successivi allenamenti e competizioni.

LA TRASPIRAZIONE

Il fatto che l’abbigliamento sia aderente non significa che non faccia respirare la pelle. I filati usati per questi capi di qualità elevata, favoriscono la traspirazione e sono generalmente trattati per non emettere cattivi odori. Come tutti i capi tecnici sportivi, anche quelli a compressione richiedono particolare attenzione e cura nella manutenzione per evitare che si danneggino o perdano capacità di traspirare. Meglio lavare a mano o in lavatrice, a temperature che non superino i 30°. Ridurre la quantità di detersivo ed evitare l’ammorbidente. Consigliato il lavaggio a capo rovesciato ed evitare l’asciugatrice.

LA CALZA A COMPRESSIONE

Il capo più usato e conosciuto tra i prodotti a compressione è la calza o gambale che indossato unicamente durante l’attività fisica, diminuisce la soglia della fatica, migliora la performance e riduce il rischio di lesioni.

Sul mercato esistono diversi brand specializzati in questo tipo di capi, ormai se ne trovano di ogni cifra e modello.  Leader in questo ambito è il marchio Compressport. Caratteristica distintiva dei prodotti a compressione è la contenzione selettiva, che prevede l’utilizzo di maglie a compressione più o meno forte per intervenire solo nelle zone necessarie.
Ecco perché la compressione selettiva con la sua gradualità di pressioni specifiche (deboli alla caviglia e più forti al polpaccio) si adatta perfettamente alla fisiologia dello sportivo. Stessa tecnica è utilizzata in tutti i capi di abbigliamento che alternando maglie rigide a semi-rigide, comprimono solo dove necessario.

E voi, avete mai provato l’abbigliamento a compressione?

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Karen Pozzi

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